VITALI ARCHITETTURA: PROGETTO SPA (PRIMA PARTE)

La preparazione progettuale ed architettonica ed il Know how dello stesso professionista nello sviluppo di un centro benessere (SPA) deve oltremodo superare il gusto estetico-artistico.

L’architetto dovrebbe avere uno spaccato di competenze su marketing integrato, tecnico-scientifiche, strutturali, illuminotecniche, economico –commerciali, che permettano di rendere la ‘macchina SPA’ un accessorio architettonico in grado di produrre reddito.

Nel 60% dei centri benessere che abbiamo visitato abbiamo notato che, nonostante i titolari fossero preparati e competenti, ci si trovasse in ambienti angusti e spettrali che di rilassante avevano sicuramente molto poco. Cabine operative troppo piccole, enormi aree umide e poco funzionali inoltre estremamente dispendiose, create senza cognizione di causa, che se acquistate da un’azienda fornitrice “chiavi in mano” erano progettate per cercare di vendere più macchinari ed arredi possibile, mentre se progettate da un architetto, venivano strutturate per cercare di esaltare l’estro stellare del suo ego professionale senza pensare minimamente chi dovessero essere i fruitori di tali spazi.

Il committente/proprietario era costretto talvolta, poiché carente di cabine operative, a ritagliarsi l’area tecnica all’interno della zona umida, spesso sopradimensionata, tramite l’utilizzo di improvvisati e discutibili divisori.

La domanda che un progettista dovrebbe porsi per fare un buon lavoro è quindi come operare quando siamo chiamati a progettare un centro benessere-estetica, sia di grandi che piccole dimensioni.

Di seguito elencherei alcuni punti fondamentali che dovrebbero essere osservati:

UBICAZIONE. E’ importantissimo valutare la location ossia dove il centro è situato e come aumentarne la visibilità.

Jerome Mc Carthy parlava di 4P nel marketing: product, price, place, production; oggi mi sentirei di aggiungerne un quinta ossia people.

  1. Il prodotto (Product) è il bene o servizio che si offre (vende) al mercato per soddisfare determinati bisogni dei consumatori.
  2. Il prezzo (Price) è il corrispettivo in denaro che il consumatore è disposto a pagare per ricevere un determinato bene o servizio. Esistono varie politiche di pricing che un imprenditore può attuare, in funzione degli obiettivi che si propone.
  3. La Distribuzione (Place) è l’insieme di attività necessarie a far giungere un determinato prodotto al consumatore finale, con i vari passaggi intermedi. La distribuzione avviene tramite la gestione dei canali di distribuzione e dei magazzini, logistica delle merci, copertura del mercato, punti vendita, ecc…
  4. La Comunicazione (Promotion) è l’insieme di attività volte a promuovere, pubblicizzare e far conoscere o un’azienda o un prodotto o servizio.

Cosa aggiungerei?

  1. People: questa parola al contrario di quello che si possa pensare non si riferisce al cliente, ma al dipendente/lavoratore elemento chiave per lo sviluppo di un progetto benessere. I programmi motivazionali che coinvolgono obiettivi di crescita personale ed economica sono alla base delle formazione dello staff benessere e non solo.

TARGET DI CLIENTELA:  Conoscendo la clientela è possibile creare pacchetti/prodotti e conseguentemente spazi ad hoc. Semplificando inltre il menù dei servizi è possibile eliminare quelli offerti dal nostro committente che non sono mai richiesti dal cliente. Prima di fare questo è tuttavia fondamentale stabilire gli obiettivi aziendali ossia cosa si vuol ottenere ed in quanto tempo. Riassumento se riesci ad individuare il tuo cliente target puoi scegliere come strutturare gli spazi operativi.

PROGETTARE GLI SPAZI: L’ambiente benessere è diviso essenzialmente in due parti. “area umida” ed “area trattamenti”.

Il concetto fondamentale è che l’area umida è un ambiente estremamente scenografico caratterizzato da percorsi emozionali volti ad attirare i 5 sensi, mentre l’”area trattamenti”, detta anche area tecnica è caratterizzata da cabine dove l’operatore può praticare massaggi e servizi di estetica sul cliente. In assenza di linee guida strategiche su come gestire ed operare per la realizzazione di centri di estetica e benessere alcuni sono arrivati a pensare che la cosa migliore da fare fosse quella di voler offrire la maggior gamma servizi possibile all’interno di un centro: fitness, estetica, relax fisico e psichico. La conseguenza è che è diventato molto difficile riuscire coinvolgere ottime competenze professionali in campi così diversi.

La cosa fondamentale da sapere è che la zona umida è molto più costosa rispetto all’area trattamenti che, se mal strutturata, può divenire un costo che incide pesantemente sulle spese della struttura.

Come evitare questo?

OCCORRE CREARE SPAZI POLIVALENTI MULTIFUNZIONALI. Ossia ambienti che possano evolversi con l’evoluzione delle richieste senza consistenti cambiamenti strutturali. Area Umida e area trattamenti devono essere integrate e non a se stanti in modo che il benessere si riesca a vendere sia separatamente che come “pacchetto benessere”.

Ad esempio: se il cliente oltre al percorso sensoriale si trova a poter usufruire di un face massage o body massage e contemporaneamente della vendita di un prodotto a lui dedicato in cabina, l’imprenditore otterrà sicuramente benefici maggiori rispetto al semplice stazionare dell’ospite pagante in sauna o bagno turco. Se poi la struttura estetica/benessere fosse affiancata ad una medica il pacchetto servizi venduto sarebbe ancor più proficuo.

Continua ………